venerdì 13 maggio 2011


I PROTAGONISTI:
-Ippodamo di Mileto (V secolo a. C.– ...) propone un impianto costituito da una rete stradale ortogonale, fatto di strade principali e strade secondarie, che divide lo spazio in isolati quadrangolari regolari. In questo tipo di impianto, mancando un centro integrato nella griglia ortogonale, i singoli quartieri e isolati avevano tutti un'importanza equivalente. Il centro simbolico e funzionale della città era invece quasi sempre in posizione decentrata, tradizionalmente posizionato su alture (acropoli). Questo schema urbanistico viene spesso chiamato "ippodameo" da Ippodamo di Mileto.
-Francesco di Giorgio Martini  (Siena,1439– Siena,1501)  propone un repertorio di forme simmetriche e rigorose, combinando impianti radiocentrici ed a scacchiera e tenendo conto delle nuove esigenze di difesa bastionata dalle artiglierie. Fu proprio l'evoluzione delle tecniche di fortificazioni “alla moderna” che darà all'idea rinascimentale di città radiocentrica, la possibilità di materializzarsi in concrete realizzazioni
-Robert Owen  (Newtown, 1771–Newtown, 1858) propone rapporti sociali nuovi, come via d'uscita alla questione sociale della difficile condizione del proletariato urbano, impiegato nelle nuove attività manifatturiere. Il modello fisico proposto da Owen consiste in un insediamento di circa 1.200 persone, circondato da 1.000-1.500 acri di terreno. La pianta del villaggio è costituita da una grande unità edilizia quadrilatera, diviso al suo interno in settori dagli edifici pubblici (cucina pubblica, depositi, scuola e biblioteca).
   - Ebenezer Howard (1850-1928) propose un modello urbanistico,conosciuto come “città    giardino”, basato sullo spostamento verso la campagna mediante la realizzazione di piccoli centri urbani decentrati nel verde caratterizzati dalla tutela delle qualità ambientali, dall'integrazione con il mondo rurale, dall'annullamento della rendita fondiaria e della speculazione attraverso la proprietà collettiva dei suoli.

mercoledì 11 maggio 2011

Fumetto
"Topolinia 20802" ,autore: Marco Ghiglione.


Da Wikipedia

Le mani sulla città è un film del 1963  diretto da Francesco Rosi. Film di impegno civile, è una spietata denuncia della corruzione e della speculazione edilizia dell'Italia  degli anni sessanta. Il film è ambientato a Napoli, ma è scelta a rappresentare una qualsiasi città italiana. All'inizio un uomo guarda il paesaggio, indica i palazzi sullo sfondo e dice ai suoi collaboratori che la città si sta muovendo verso una data direzione, che è quella stabilita dal piano regolatore. Loro sono su un terreno ad uso agricolo, e l'idea è quella di comprare la terra, cambiare il piano regolatore per deviare la crescita della città su tale terreno e costruirvi, guadagnando con il cambio di destinazione d'uso 70 volte tanto la spesa.
Quell'uomo è Edoardo Nottola, un consigliere comunale napoletano e  costruttore edile è costretto a ritirarsi dalla vita politica per il crollo di una palazzina da lui costruita. Cambiato partito riesce a farsi eleggere di nuovo e ad avviare un gigantesco progetto speculativo,che cambierà il volto della città.
La città che sale è un dipinto realizzato dal pittore italiano Umberto Boccioni, nel 1910. Il quadro raffigura il risveglio di una moderna città industriale, che coincide con l'inizio del lavoro nei cantieri e nelle fabbriche. La composizione è dominata dalla figura di un cavallo, teso nello sforzo di trainare un carro con l'aiuto di diversi uomini. Sulla scena come sfondo si vede la periferia industriale, con cantieri edili e ciminiere fumanti. Nel 1912 il quadro fu acquistato dal musicista  Ferruccio Busoni  nel corso della mostra d'opere futuriste itinerante in  Europa. È oggi esposto al Museum of Modern Art di New York.
Articolo di giornale di Stefano Vastano pubblicato sull'Espresso il 5 Maggio 2011.




« Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura.
D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. »

                                                                      Italo Calvino “Le città Invisibili”,  Torino, Einaudi Editore, 1972.




Le città invisibili è un romanzo di Italo Calvino pubblicato nel 1972.
Il protagonista del libro è Marco Polo che, alla corte di Kublai Hhan, fornisce attraverso i suoi dispacci al Sovrano, le descrizioni delle città che vengono toccate dai suoi viaggi all'interno dello sterminato Impero: in queste narrazioni parla degli uomini che le hanno costruite, della forma della città, delle relazioni tra la gente che le popola e la forma architettonica delle città stesse. Queste città però esistono solo nella mente del viaggiatore veneziano : Marco Polo infatti le descrive ora nei più minuziosi dettagli, ora valutando l'insieme, ma sempre guardando dove tutti gli altri non guardano, verso dettagli che ad altri paiono invisibili.
Tutte le città hanno nomi di donna, nomi strani, antichi o esotici, e le loro descrizioni si dividono in undici gruppi di cinque città, che definiscono il punto di vista dal quale è descritta la città: Le città e la memoria, Le città e il desiderio, Le città e i segni, Le città sottili, Le città e gli scambi, Le città e gli occhi, Le città e il nome, Le città e i morti, Le città e il cielo, Le città continue, Le città nascoste.

martedì 3 maggio 2011

Foto: Città del Messico
CITTA’: SIGNIFICATO ED ETIMOLOGIA
Una città è un insediamento umano esteso e stabile, un'area urbana che si differenzia da un paese o un villaggio per dimensione, densità di popolazione, importanza o status legale. Il termine italiano città deriva dal latino civitas.La parola aveva prima la forma cittade, e solo più tardi si è ridotta a città,con la perdita della sillaba finale –de.  Una definizione sintetica di città potrebbe essere: concentrazione di popolazione e funzioni, dotata di strutture stabili e di un territorio. In senso amministrativo il titolo di città spetta ai comuni ai quali sia stato formalmente concesso in virtù della propria importanza e varia secondo gli ordinamenti giuridici dei vari Stati.
 In genere, una città è composta da aree residenziali, zone industriali e commerciali e settori amministrativi che possono anche interessare una più ampia area geografica. La maggior parte dell'area di una città è occupata dal tessuto urbano (case, vie, strade); laghi, fiumi ed aree verdi sono spesso minoritarie.

DIZIONARIO
Cinese :  城市 (Chéngshì)
Inglese : city
Spagnolo :  villa
Francese : ville
Tedesco : stadt